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mercoledì 20 giugno 2007

Insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Grugliasco e della sua Giunta

20/06/07 – Ieri sera il nuovo Consiglio Comunale è stato insediato nei suoi poteri immediati e il sindaco Mazzù, oltre ad aver giurato di rispettare la Costituzione Italiana ha presentato la sua nuova Giunta rinnovata al 75% e le tre deleghe speciali.

Fra i vari interventi dei capi-gruppo che complimentano il sindaco, il nuovo consiglio e la nuova giunta, non è passato inosservato l’intervento di Marco D’Acri dell’Italia dei Valori.


L’Italia dei Valori, in piena crescita a Grugliasco è sfavorevole agli incrementi in genere del numero degli assessori e quindi rispetta le regole scelte dal Sindaco Mazzù per costituire la sua giunta di cui siamo assenti. Apprezza invece molto la delega speciale a lui affidata (promozione delle iniziative di cittadinanza europea, in particolare al confronto dei giovani) e si è impegnato col gruppo grugliaschese dell’Italia dei Valori a dare il massimo impegno in questa direzione.

Dopo di aver complimentato e salutato le Donne elette e nominate in giunta, ha lanciato un appello ai giovani eletti di tutti gli orizzonti politici a creare insieme il nuovo stile politico di domani.

Auguriamo a tutte e tutti un buon lavoro per garantire a Grugliasco uno sviluppo aperto e una sana amministrazione.

lunedì 18 giugno 2007

Pronti...partenza...via!

Eccoci qui!

Ce l'abbiamo fatta, abbiamo concluso l'avventura campagna elettorale con un risultato importantissimo: il primo Consigliere di Italia dei Valori a Grugliasco!

Bravo Marco! Bravi a tutti noi! Bravi a tutti coloro che ci hanno aiutati, che ci hanno sostenuti e che hanno creduto in noi!

Bravi a coloro che hanno sopportato la nostra assidua frequenza di mercati, piazze, parchi, scuole e quant'altro.

Bravi a coloro che si sono dimostrati degni avversari, nel rispetto delle regole del gioco.

Bravi a coloro che hanno pazientato e rispettato i nostri ritmi frenetici degli ultimi mesi.

Bravi a coloro che hanno partecipato e reso indimenticabili i momenti di festa.

Bravi a coloro che si sono prestati a manifestazioni "folkloristiche", con qualsiasi mezzo: a piedi, in bici, in moto, in furgone (e grazie a coloro che detti mezzi ci han procurato!).

Bravi a coloro che ci hanno regalato un sorriso nei momenti di sconforto.

Bravi a coloro che ci han dato spazio affinchè il nostro gruppo potesse nascere ed iniziare a crescere.

Bravi! Bravi! Bravi!

Ora cercheremo di non deludervi.

Tra meno di 28 ore partiremo per un viaggio bellissimo, che ci vedrà compagni fedeli della città di Grugliasco, quella città che ha creduto in noi, dimostrandocelo concretamente il 27 e il 28 maggio!

Faremo il possibile ed oltre per essere all'altezza del compito che Tu ci hai conferito.

Pronti...partenza...Via!

Il CORAGGIO: nuova opportunità per l’Italia?

L’Italia è partita insieme agli altri paesi motori della rivoluzione industriale nella fine del ‘700. Oggi con una popolazione vicina ai 60 milioni di abitanti, con un PIL che le consente di fare parte del G8, con unagricoltura forte della qualità dei suoi prodotti, unindustria che conta grandi aziende di rilevanza mondiale sia sul tessile, automobilistico che aeronautico, con un settore servizi in fase di strutturazione con banche e assicurazioni che entrano nel giro delle più grandi del mondo, questa Italia non riesce ancora ad acchiappare il treno dei leader della mondializzazione.

Cumula il deficit pubblico fra i più alti al mondo, i nostri stipendi sono fra i più bassi, i nostri contributi fra i più alti. Rari gli stranieri che investono da noi. Vengono e tornano. L’Italia pena a trovarsi un posto nella mappa geopolitica mondiale anche se commercialmente riesce ogni tanto a firmare accordi notevoli.

I nostri leader si dimostrano “amici” con Bush e l’indomani con Putin ma pretendono anche di guidare l’Europa. L’Italia compra tutta la sua energia a prezzi esorbitanti, è fiera quando ottiene un buon sconto ma non ha progetti per quando mancherà il petrolio entro 50 anni. Magari comprerà qualcos’altro. E infine, l’Italia calcola le sue finanziarie integrando il fenomeno di evasione fiscale.

Ecco com’ è il nostro paese. Ha tutto per essere fra i primi della classe e, apparentemente senza motivo, rimane sempre fra gli ultimi.
Invece dei motivi ce ne sono.

Da dove viene il nostro debito? Innanzitutto, il nostro paese soffre di una forte evasione fiscale di cui una parte notevole profitta alle attività mafiose. La lotta alla mafia e all’evasione deve essere una priorità assoluta. Ristabilire la LEGALITA nel nostro paese dovrebbe esser il motto di noi tutti. Sembra cosi semplice.
Invece non lo è. Perché troppi politici e industriali ai vertici del potere sono coinvolti.

Nessun paese del mondo può competere con i migliori se spreca le sue ricchezze in tangenti o attività parallele e mercato nero invece di investire. Il fenomeno parte da chi fa le leggi. E li dei politici, ne abbiamo il doppio degli altri paesi e si pagano il doppio. I condannati hanno la vita bella! Non è per caso che Di Pietro prone per primo questo motto da anni. Sbarrato, impedito, criticato, ci si attacca duro. E ha ragione.

Sempre sul tema degli sprechi, chi ha mai contato il numero di ospedali costruiti e mai messi in funzione, quante stazioni ferroviere, aeroporti, scuole, palazzi dello sport sono rimasti inutilizzati? Il sito di “Striscia la notizia” abbonda di questi casi. Alla fine lo Stato paga graziosamente aziende edili spesso di origine sospette e il cantiere finisce li. In una fase in cui noi tutti mangiamo patate ogni giorno e lavoriamo sodo per pagare più tasse, la lettura di “La Casta” è sconvolgente e fa capire quanto paghiamo (sprechiamo) inutilmente per offrire un ritmo di vita lussuosissimo a tanti politici, dai vertici del governo ai piccoli amministratori di una comunità montagna in pianura. Un solo dato per illustrare il discorso: il Quirinale spende 10 volte il budget di Buckingham Palace.
Cifre da capogiro, ennesima denuncia che si aggiunge a quelle della Corte dei Conti sempre senza effetti.

Di nuovo, l’Italia dei Valori è la prima a proporre al senato un disegno di legge numero 702 contro gli sprechi e alla camera un progetto di legge sulla diminuzione dei costi della politica.

Nelle sue relazioni internazionali la storia del giovane paese Italia è piena di infedeltà: chiamava Napoleone per far fuori gli Austriaci che richiamava poi per far fuori Napoleone. Oggi vorrebbe interferire nel motore europeo franco-tedesco come lo fa il Belgio, il Lussemburgo e Paesi Bassi, ma firma nel contempo accordi specifici con Cina, Russia e Stati Uniti. Questo opportunismo, incompatibile con idealismo, porta oggi un grave pregiudizio al nostro paese. Difficile fidarsi dell’Italia!

Una politica Europea chiara e determinata come quella sostenuta dall’Italia dei Valori è di natura a mettere fine a questa nostra cultura.

A pensarci bene, i nostri sprechi, la nostra mafia, le tangenti, la mancanza di una politica energetica determinata e lungimirante, il TAV, provengono tutti dall’opportunismo che provvede solo a domani e non a dopodomani. Seguire il più forte del momento o pensare al successo immediato ci placca logicamente nel posto dell’eterno secondo. Un opportunista non è coraggioso. Il coraggio è affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti napoletani e non trasportarli altrove. E’ trovare il modo intelligente per vendere di più piuttosto che credersi ricco non avendo pagato le sue tasse. E’ finire una guerra innescata per errore riparando gli errori commessi. E’ avere il coraggio di difendere le proprie idee e non sostenere quelle degli altri a secondo del bisogno.

L’Italia dei Valori è l’unico movimento in grado di seminare questo pensiero nella mente di tutti gli Italiani; perché non riesco a credere –anzi, mi rifiuto di crederlo- che questo opportunismo faccia parte dei nostri geni. Se tale fosse il caso, la gara è già persa. Dal 1879.
Invece Cavour non la vedeva cosi, e faremo in modo che la Storia gli dia ragione. Con Coraggio.

sabato 16 giugno 2007

Privilegi dei parlamentari al capolinea

Lettera di Silvana Mura, deputato dell’Italia dei Valori.

“A seguito dell’ondata di impopolarità che ha colpito la politica, di colpo tutti i partiti sembrano aver riscoperto il tema dei costi eccessivi e dei tanti privilegi di cui godono i loro esponenti.
Quasi tutti i leader sono intervenuti nel dibattito indicando questa o quella “ricetta”, ma al momento di soluzioni concrete ancora non se ne vedono.
Nella commissione affari costituzionali della Camera si è deciso di avviare un’indagine conoscitiva ad “ampio raggio” prima di attuare qualsiasi intervento.
Viene da chiedersi cosa ci sia da conoscere e approfondire su un tema come quello dei costi della politica noto non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai cittadini.
Il sospetto è che si punti a mandarla per le lunghe sperando che con il passare del tempo l’attenzione scemi e si possa lasciare tutto come è ora.
Approfondire bene argomenti complessi come le riforme istituzionali, la razionalizzazione degli enti locali e della pubblica amministrazione è sicuramente utile, ma su tutto quello che è privilegio come le pensioni dei parlamentari, o i tanti benefit previsti, la risposta deve essere immediata.

L’Italia dei Valori ha presentato una proposta di legge che, se ci fosse la volontà, potrebbe essere esaminata e votata da Camera e Senato in pochi mesi ed entrare in vigore già nel 2008.

I punti più importanti della nostra proposta di legge sono i seguenti:

1) Riforma delle pensioni dei parlamentari. Il nuovo regime aumenta gli anni per accedere alla pensione e ne riduce l’importo Per ottenere il diritto alla pensione un parlamentare dovrà aver fatto almeno 10 anni di parlamento ed otterrà un vitalizio pari al 25% dello stipendio percepito.

2) Eliminazione dei benefit per i parlamentari. I parlamentari non avranno più diritto a tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea, né al rimborso delle spese telefoniche. Per tutte le voci classificate come rimborso spese in generale, che attualmente sono attribuite in forma forfetaria, saranno rimborsate solo su richiesta corredata dai giustificativi fiscali che testimoniano l'importo e la finalità della spesa sostenuta.

3) Pubblicità e trasparenza dei bilanci. I bilanci di Camera, Senato, Quirinale, ma anche di Corte Costituzionale e Cnel dovranno essere pubblici e accessibili a tutti i cittadini.

4) Niente privilegi per chi cessa dal mandato. I Presidenti di Camera, Senato e della Corte Costituzionale cessando dalla carica non hanno più diritto ai benefit attualmente previsti (auto blu, segreteria, uffici e indennità).

5) Governo più snello con meno ministri. Si stabilisce che il numero totale di ministri di cui si compone il governo non può essere superiore a 17, i membri dell’intero governo, compresi vice ministri e sottosegretari non possono essere più di 72 (attualmente sono 102).

6) Abolizione dei contributi pubblici a tutta l’editoria di partito.

A questi punti che vanno a modificare i privilegi più vergognosi e più invisi alla pubblica opinione si aggiunge una serie di norme per ridurre le spese di governi ed enti locali, per porre un tetto alle consulenze e alle loro retribuzioni da parte della pubblica amministrazione.

Misure semplici che incidono su fenomeni e situazioni che tutti conoscono e che vanno urgentemente votate."