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lunedì 14 giugno 2010

L'Europa strappi il bavaglio


da Agenda Rossa de l'Unità del 13/06/2010

Porteremo in Europa la legge vergogna sul bavaglio. Faremo capire, punto per punto, in che modo questa legge impedisca ai magistrati ed alle forze dell’ordine di contrastare il crimine, soprattutto quello più pericoloso. Una legge in favore della criminalità organizzata. Spiegheremo come questa legge metta in pericolo gli stessi interessi dell’Unione Europea consolidando le mafie transfrontaliere, il riciclaggio del denaro sporco, le corruzioni e le truffe comunitarie ed indebolendo la lotta al terrorismo. Illustreremo come questa legge imponga il bavaglio alla libera stampa – con una vera e propria censura di stato – impedendo il racconto dei fatti. Faremo capire come il regime italiano voglia i mass-media propaganda e non luoghi in cui narrare fatti e consentire la formazione di un pensiero libero. Del resto: “non più penso dunque sono”, bensì “meno penso più conto”. Racconteremo all’Europa il disegno strategico attraverso il quale il governo Berlusconi sta svuotando la Costituzione Repubblicana portando l’Italia fuori dall’Europa. Racconteremo come si stiano restringendo gli spazi di libertà e come stia crescendo l’insofferenza per tutto ciò che è diverso dal pensiero unico dominante ed in che maniera si stiano raffinando le tecniche di criminalizzazione del dissenso. Racconteremo all’Europa di come stiano distruggendo gli organi di garanzia mortificandone struttura e funzioni, concentrando il potere in poche persone. Racconteremo all’Europa l’attività di smantellamento della scuola, dell’università, della ricerca, dell’arte, della cultura. Il dissanguamento dell’identità di una nazione. Racconteremo di come il fondatore della dittatura con il sorriso sogni che l’Italia diventi un’unica grande SPA, in cui il profitto illegale sia il motore della nazione. Spiegheremo all’Europa come vengono distrutti quei magistrati, giornalisti, servitori dello stato, cittadini che non piegano lo schiena al Pinochet del terzo millennio. Narreremo di come l’attentato costante alla Costituzione stia avvenendo, in modo illegale ed illegittimo, attraverso legislazione ordinaria, senza un’adeguata difesa dei principi costituzionali e delle norme cogenti scritte nella Carta – nata dalla Resistenza - da parte di chi dovrebbe porre argine ad una deriva autoritaria, illiberale e peronista. Racconteremo all’Europa anche di una parte dell’Italia che resiste e che vuole rimanere in Europa; faremo capire che il popolo italiano si sta mettendo in movimento e non farà passare il nuovo fascismo. Narreremo all’Europa che amiamo la libertà, l’uguaglianza e la solidarietà. Che abbiamo nel sangue, quindi, le stesse fondamenta dell’Unione alla quale vogliamo rimanere ancorati, fermando la deriva autoritaria dei poteri forti che vogliono trascinarci nel baratro per consolidare, ancora di più, il loro potere illegale intriso di mafia e corruzione. Chiederemo all’Europa di aiutarci!


Luigi de Magistris

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