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sabato 16 giugno 2007

Privilegi dei parlamentari al capolinea

Lettera di Silvana Mura, deputato dell’Italia dei Valori.

“A seguito dell’ondata di impopolarità che ha colpito la politica, di colpo tutti i partiti sembrano aver riscoperto il tema dei costi eccessivi e dei tanti privilegi di cui godono i loro esponenti.
Quasi tutti i leader sono intervenuti nel dibattito indicando questa o quella “ricetta”, ma al momento di soluzioni concrete ancora non se ne vedono.
Nella commissione affari costituzionali della Camera si è deciso di avviare un’indagine conoscitiva ad “ampio raggio” prima di attuare qualsiasi intervento.
Viene da chiedersi cosa ci sia da conoscere e approfondire su un tema come quello dei costi della politica noto non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai cittadini.
Il sospetto è che si punti a mandarla per le lunghe sperando che con il passare del tempo l’attenzione scemi e si possa lasciare tutto come è ora.
Approfondire bene argomenti complessi come le riforme istituzionali, la razionalizzazione degli enti locali e della pubblica amministrazione è sicuramente utile, ma su tutto quello che è privilegio come le pensioni dei parlamentari, o i tanti benefit previsti, la risposta deve essere immediata.

L’Italia dei Valori ha presentato una proposta di legge che, se ci fosse la volontà, potrebbe essere esaminata e votata da Camera e Senato in pochi mesi ed entrare in vigore già nel 2008.

I punti più importanti della nostra proposta di legge sono i seguenti:

1) Riforma delle pensioni dei parlamentari. Il nuovo regime aumenta gli anni per accedere alla pensione e ne riduce l’importo Per ottenere il diritto alla pensione un parlamentare dovrà aver fatto almeno 10 anni di parlamento ed otterrà un vitalizio pari al 25% dello stipendio percepito.

2) Eliminazione dei benefit per i parlamentari. I parlamentari non avranno più diritto a tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea, né al rimborso delle spese telefoniche. Per tutte le voci classificate come rimborso spese in generale, che attualmente sono attribuite in forma forfetaria, saranno rimborsate solo su richiesta corredata dai giustificativi fiscali che testimoniano l'importo e la finalità della spesa sostenuta.

3) Pubblicità e trasparenza dei bilanci. I bilanci di Camera, Senato, Quirinale, ma anche di Corte Costituzionale e Cnel dovranno essere pubblici e accessibili a tutti i cittadini.

4) Niente privilegi per chi cessa dal mandato. I Presidenti di Camera, Senato e della Corte Costituzionale cessando dalla carica non hanno più diritto ai benefit attualmente previsti (auto blu, segreteria, uffici e indennità).

5) Governo più snello con meno ministri. Si stabilisce che il numero totale di ministri di cui si compone il governo non può essere superiore a 17, i membri dell’intero governo, compresi vice ministri e sottosegretari non possono essere più di 72 (attualmente sono 102).

6) Abolizione dei contributi pubblici a tutta l’editoria di partito.

A questi punti che vanno a modificare i privilegi più vergognosi e più invisi alla pubblica opinione si aggiunge una serie di norme per ridurre le spese di governi ed enti locali, per porre un tetto alle consulenze e alle loro retribuzioni da parte della pubblica amministrazione.

Misure semplici che incidono su fenomeni e situazioni che tutti conoscono e che vanno urgentemente votate."

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