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venerdì 5 dicembre 2008

Why not, domani il Csm ascoltale toghe di Catanzaro e Salerno



La prima Commissione dispone audizioni urgenti: «Serve massima attenzione».
Alfano: «Ho già inviato gli ispettori»

ROMA - Il Csm stringe i tempi sul "Caso De Magistris". Per domani mattina, a partire dalle 10, la Prima Commissione ha disposto l’audizione urgente dei vertici degli uffici giudiziari di Salerno e Catanzaro. Saranno ascoltati dai consiglieri di Palazzo dei Marescialli i procuratori generali presso le Corti d’appello delle due città e i capi delle due Procure. Una decisione adottata dai consiglieri del Csm, riuniti stamattina in seduta straordinaria. «Su questa vicenda occorre la massima allerta e attenzione. Non ci possono essere tempi morti», sottolinea il presidente della Prima Commissione Ugo Bergamo, laico dell’Udc.Davanti alla Prima Commissione sfileranno quindi alcuni dei protagonisti dello scontro tra le due Procure che si è scatenata con le perquisizioni e i sequestri dei fascicoli delle inchieste tolte a suo tempo all’ex pm De Magistris, "Why Not" e "Poseidone". Inchieste ancora in corso. A Palazzo dei Marescialli -probabilmente per l’intera giornata, dalle 10 in poi - saranno ascoltati i procuratori generali di Catanzaro Enzo Jannelli e di Salerno Lucio Di Pietro; assieme ai presidenti delle due Corti d’appello, Matteo Casale (Salerno) e Pietro Sirenza (Catanzaro); e ai capi delle Procure delle due città, Luigi Apicella (Salerno) e Antonio Vincenzo Lombardo (Catanzaro).«L’unica soluzione è fare immediatamente delle riforme che pongano una nuova fase per la giustizia italiana, noi stiamo lavorando per questo. Intanto oggi ho inviato gli ispettori per accertamenti preliminari a Catanzaro, così come avevo fatto a Salerno». Lo ha detto, in riferimento al caso De Magistris e al conflitto tra le procure, il ministro di grazia e giustizia Angelino Alfano.

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