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venerdì 9 luglio 2010

Asilo nido in Borgata Lesna, ancora due parole per favore...


L’IDV-Grugliasco si complimenta con l'Amministrazione Comunale per l’evento organizzato martedì 29/6/2010 in Borgata Lesna. Vista l'importanza dell'argomento ci aspettavamo di essere tra gli invitati. Ci sarà stato sicuramente un errore e quindi sarebbe inutile far polemica sulla nostra assenza.


L’importante è che Borgata Lesna sia destinataria di un progetto di riqualificazione urbanistica.
Lesna si sentiva dimenticata? Che lo sia stata o no, oggi le si ridà un futuro. Gioiamo ora solo di questo.
Da sempre (a maggiore ragione da quando è entrato in Consiglio Comunale) il nostro Giuseppe Di Silvestro si fa portavoce di Lesna, borgata in cui risiede, e ne difende con attenzione gli interessi comuni.

Ecco una delle sue battaglie svolte in silenzio, da svariati mesi e senza il clamore (gratificazione) di eventi pubblici: l'ipotetica chiusura dell’asilo nido della Borgata poi trasferito nella struttura della Città della Conciliazione. Nessuno sembrava interessarsene ad eccezione di IDV la quale ha infatti ottenuto che la struttura venisse mantenuta. Oggi, infatti, si restituirà alla zona Lesna il proprio asilo a seguito di ristrutturazione.

IDV invita dunque l’Amministrazione Comunale a proseguire i suoi sforzi e la sua attenzione alla Borgata Lesna augurandosi che il progetto “P.I.R.U.” sia aperto alla discussione con i Cittadini e i nostri Consiglieri. Questo metodo di coinvolgimento (utilizzato per esempio per la variante al piano regolatore –Z12) è di successo e potrebbe dimostrare che l’Amministrazione Comunale non intende utilizzare il proprio Consiglio come semplice organo di ratifica.

1200 firme è più! Risultato eccellente per Grugliasco!

Ringraziamo di tutto cuore i cittadini che hanno accolto il nostro invito ad apporre una firma per riappropriarci dei nostri diritti.

L’IDV GRUGLIASCO, da maggio ad oggi, si è dislocato su tutto il territorio con la raccolta firme per i tre referendum contro il legittimo impedimento, contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua, raggiungendo al momento la quota di 1240 firme.


Roberta Porfiri
coordinatrice banchetti referendari
per l'IDV di Grugliasco


News dal nostro Amministratore in Cidiu Servizi Spa

A fine 2009 Franck Duhamel è stato nominato dai soci della Cidiu (i Comuni) nel Consiglio di Amministrazione della CIDIU Servizi Spa,  il ramo d'azienda che si cura della raccolta dei rifiuti.
Franck Duhamel è in ingegnere francese e ha un percorso professionale di 15 anni nell'industria automobilistica, da Direzione Qualità alla Direzione di stabilimento di 400 dipendenti, fra Francia e Italia dove risiede da 10 anni.
Vediamo come risponde alle nostre domande.


Come è accaduta la Sua nomina al CDA della CIDIU?
Il mio coinvolgimento nel mondo della politica è soltanto un hobby e se ho scelto l'IDV è anche per il suo orientamento alla sana amministrazione della cosa pubblica.
Qui gli attori dell'IDV ricordano regolarmente agli Amministratori locali la necessità di evitare le nomine politiche al favore di nomine tecniche, in particolare per alcuni assessorati ma anche per il management delle società partecipate.
Questo messaggio è stato colto. Nel caso del CIDIU i sindaci dei Comuni soci erano preoccupati dallo spingere avanti l'efficienza complessiva di questa società di servizi per poter posizionarla bene per la privatizzazione del settore prevista dal decreto legge Ronchi-Fitto per il 2012.
Ecco come il mio profilo manageriale gli ha interessato. Gli rende onore sia per la loro preoccupazione sia per esser usciti dai soliti schemi per risponderci.

Ha un interessamento economico?
L'impegno dato viene retribuito da un compenso di € 10.000 annui lordi, cioè €583 netti mensili.

In che stato ha trovato la CIDIU?
Innanzitutto conviene distinguere ormai la CIDIU Spa della CIDIU Servizi Spa. La CIDIU Servizi si cura esclusivamente della raccolta dei rifiuti e della nettezza urbana mentre la CIDIU Spa ne è in qualche modo la holding, proprietaria degli impianti e dello staff; può investire anche in altri settori.
I Comuni sono soci della “Spa” che a sua volta è socia unica della “Servizi”.
Questa distinzione è una necessità assoluta: permette non solo di avere una contabilità chiara dei servizi fatturati agli utenti ma anche di tutelare il patrimoniale dei Comuni Soci in caso di privatizzazione forzata del servizio. Ed è più o meno quello che sta accadendo.
La separazione non aveva lo scopo di creare un ulteriore CDA (3 persone) come alcuni sembrano volere credere, bensì assicurare che ci sia in bolletta solo il servizio e salvaguardare l'investimento fatto dai Comuni, nell'interesse dei Cittadini.
La Spa e la Servizi non sono per nulla in uno stato disastroso. Anzi. In questo settore sono fra le società le più performanti della zona, con un debito contenuto e con un risultato d'esercizio in continua progressione da anni; il risultato netto è in utile per la prima volta quest' anno. Pochi possono vantare una situazione del genere.
Idem per la produttività e efficienza, due parole che possono suonare male ma assolutamente indispensabili per la sopravivenza di qualunque società. Non sono ai massimi dell’industria, ma non sono neanche ai minimi. Si tratta tutto sommato di dare l’impulso giusto.

Quale è stato il suo primo intervento?
La CIDIU Servizi eroga un servizio in realtà molto complesso e visibile da tutti i Cittadini. Riuscire a soddisfare tutte le esigenze non è cosi semplice. Potevo entrare cercando di risolvere ogni segnalazione. Oppure potevo entrare prendendo le cose sotto l’aspetto manageriale. E’ la scelta che ho fatta.
Al mio arrivo si chiudeva l’anno 2009 e le prime stime davano una perdita. Analizzandone la cause, ci si accorgeva che veniva principalmente da servizi erogati ad alcuni Comuni che superavano i compensi previsti da contratto. Ho quindi chiesto che siano presi in tempi record i provvedimenti necessari per poter presentare un bilancio al meno al pareggio. Questo è stato colto dal management della società ed è stato realizzato con brio insieme ai Comuni in questione. Risultato: la CIDIU Servizi chiude con un utile ragionevole del 0,6%. E’ estremamente positivo: se l’utile fosse stratosferico, sarei preoccupato per il portafoglio dei Cittadini! Invece una perdita non è più ammissibile e CIDIU e CIDIU Servizi hanno dimostrato di esser in grado di funzionare bene. Oggi si tratta di passare la seconda marcia e migliorare.

Come si può migliorare?
Ci sono più strade. Si studiano eventuali investimenti che mirano ad un migliore servizio. Si punta anche a migliorare l’esistente e mi sembra un approccio molto razionale. Ad esempio la produttività e l’efficienza
Per iniziare mi sono meravigliato che il premio di produttività venisse assegnato ai dipendenti anche se la società fosse in perdita. Questo lo si spiega considerando che non sono responsabili dei prezzi trattati con i Comuni. Io ritengo che un tale premio deve essere collegato solo ad un MIGLIRAMENTO della produttività. Tuttavia per migliorare conviene essere almeno presente al lavoro! Anche questa perplessità è stata colta dal management che ha concluso con la rappresentanza del personale un accordo in cui il premio viene indessato alla presenza, ovvero diminuito con le assenze prolungate e/o ripetute. Sembra poco, ma è un primo passo. L’assenteismo è il nemico numero 1 della produttività. Cosi mi risulta già più giusto per chi lavora tanto al confronto di chi non c’è.
Mi sembra importante considerare come migliorare le condizioni di lavoro difficili degli operatori ma d’altro canto è altrettanto importante pretendere da loro i miglioramenti necessari. Non è che fanno male per la maggiore parte, ma si deve sempre fare meglio. E adesso che si parla di apertura al mercato, il livello atteso si è notevolmente alzato ed è una questione di sopravivenza. All'estero la raccolta rifiuti, smaltimento e nettezza è gestita da società private enormi come Veolia che fattura 35 miliardi di euro l'anno. Le piccole società è una specificità italiana e per sopravivere dobbiamo poter competere e crescere. Ed è un bene, perché ritengo la massimizzazione della prestazione dell’azienda doverosa al confronto dei suoi veri proprietari e clienti: i Cittadini.


Come la CIDIU affronta la prossima apertura al mercato?
Con serietà ed in questa prospettiva è un forte vantaggio avere separato il ramo “servizi” dal resto dell’azienda. A prescindere di eventuali fusioni, credo che tutti, dai dipendenti agli amministratori abbiamo capito che CIDIU può competere previo una bella sudata spiegata prima. Questa apertura provvede dei meccanismi numerosi e complessi ed è per questo motivo che ho sollecitato un convegno con tutti i principali attori del CIDIU e esperti legali. Ciò con lo scopo di chiarire tutti i meccanismi e gli scenari possibili e immaginabili in modo da permettere ai CDA di proporre le strategie giuste e non solo quelle che sembravano giuste. Il piano di investimento deve essere risultato di una strategia e non il contrario. Credo che questa preoccupazione era ampiamente condivisa e ed è stato realizzato poco fa. Adesso i CDA e i Soci devono lavorare per elaborare le loro strategie nei migliori tempi possibili.


E la qualità dei servizi?
Ma abbiamo parlato a proprio di questo!E’ un “cliché” credere che produttività ed efficienza siano contrari alla Qualità. E’ tutto il contrario! Per far veloce devo fare bene, se no lo devo rifare o completare ulteriormente. Comunque sia, i cittadini non devono esitare a segnalare qualunque disservizio al numero verde 800011651.

E’ fiducioso per il futuro?
Si, assolutamente. C’è ancora tanto e tanto da fare, ma CIDIU ha tutte le carte in mano per fare una partita vincente e faremo tutto perché vinca.