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venerdì 1 agosto 2008

ALLARME SICUREZZA

Allego l'intervento del nostro leader:

Ribadisco a nome mio e dell'Italia dei Valori il nostro pieno ed incondizionato sostegno alla protesta dei sindacati di polizia e CoCeR.

Questo Governo non sta mantenendo, anche in tema di sicurezza, le sue promesse elettorali.

La battaglia elettorale condotta in nome della sicurezza per i cittadini, infatti, non è stata nient’altro che una presa in giro. Come si può promettere di garantire la sicurezza dei cittadini e, allo stesso tempo, tagliare i fondi per le forze di polizia il cui compito è di combattere la criminalità?

Lo dico da cittadino: è molto triste sentir dire dai rappresentanti dei sindacati di Polizia, dei CoCeR, della guardia di finanza e delle forze armate “ci sentiamo abbandonati”. E se loro decidessero di abbandonare la nostra sicurezza?

Quella dell’Italia dei Valori vuole essere una testimonianza concreta in sostegno di una battaglia che non ha colore se non quello della sicurezza dei cittadini.

Sindacati di Polizia e Co.Ce.R.
uniti contro l’azione del Governo
ALLARME SICUREZZA
Le ragioni della protesta
Con la conversione in legge alla Camera dei Deputati del Decreto Legge nr. 112, sono stati confermati i
tagli alla sicurezza per 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio, ponendo a rischio la possibilità di continuare
a mantenere livelli accettabili di sicurezza e di tutela per i cittadini: ancora una volta, tutti i Sindacati delle
Forze di Polizia e Co.Ce.R. dell’intero Comparto sicurezza e difesa, in rappresentanza dei 500.000
operatori della sicurezza e della difesa italiani, lanciano l’ultimo allarme prima della conversione definitiva in
legge del provvedimento che avverrà al Senato della Repubblica nei prossimi giorni.
Siamo costretti a protestare contro l’operato del Governo:
1. PERCHE’ sono stati previsti “tagli” nel triennio per oltre tre miliardi e mezzo di euro sui capitoli di
spesa della “sicurezza” e della"difesa" delle Amministrazioni dello Stato. Questi “tagli” impediranno
l’acquisto di autovetture, di mezzi, di strumenti utili per svolgere il servizio nonché la possibilità di
avere risorse sufficienti e necessarie per le attività addestrative, per i corsi di formazione, per
rinnovare le armi in dotazione, per l’acquisto di munizioni, delle divise e per la ordinaria
manutenzione degli uffici e delle infrastrutture, in particolare quelle di accesso al pubblico, che
diventeranno sempre più fatiscenti.
2. PERCHE’ è stata prevista la riduzione complessiva nel triennio dell’organico delle Forze di Polizia e
delle Forze Amate di circa 40.000 operatori. Di conseguenza saranno migliaia le pattuglie e gli
operatori in meno sul territorio con conseguente riduzione dei servizi e dei controlli ed una oggettiva
riduzione della capacità operativa e d’intervento sul territorio delle forze dell’ordine e delle forze
armate;
3. PERCHE’ vengono emanati nuovi provvedimenti legislativi che attribuiscono nuove incombenze alle
forze dell’ordine e alle forze armate e contemporaneamente si adottano solo “tagli”di spesa;
4. PERCHE’ è prevista la riduzione del 50% all’anno di stanziamenti per remunerare le indennità
direttamente connesse all’operatività. Ne deriva un minore impiego operativo delle Forze di Polizia e
delle Forze Armate.
5. PERCHE’ è prevista la riduzione del 40% della retribuzione accessoria in caso di malattia, anche
per infortuni sul lavoro con una penalizzazione economica addirittura superiore agli altri pubblici
dipendenti;
6. PERCHE’ non sono previsti il riconoscimento per legge né il finanziamento della “specificità” degli
appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, né risorse per la formazione e per la riforma
ordinamentale del personale;
Il Governo pertanto dimostra coi fatti di non rispettare l’impegno, assunto con gli elettori e con gli
operatori delle Forze di Polizia e delle Forze Armate di collocare sicurezza e difesa priorità essenziali
della propria azione, indispensabile premessa dello sviluppo del nostro Paese: diventa allora doveroso
per noi tutti lanciare un grido d’allarme, nella speranza che il senso dello Stato induca il Governo a
cambiare subito e radicalmente la propria politica sulla sicurezza e sulla difesa, modificando in sede di
conversione in legge il contenuto del decreto n. 112.
ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEL COMPARTO SICUREZZA
POLIZIA DI STATO
SIULP – SAP - SILP PER LA CGIL - SIAP/ANFP – CONSAP/ANIP/ ITALIA SICURA – FSP/ UGL
COISP - UILPS
POLIZIA PENITENZIARIA
SAPPE - OSAPP - CGIL FP – CISL FP – UIL PA PEN. - SINAPPE – USPP (UGL-CLPP-LISIAP)
CORPO FORESTALE DELLO STATO
SAPAF - CGIL FP - CISL FP - UIL PA CFS – UGL CFS – FESIFO (SAPECOFS-CISAL-DIRFOR)
RAPPRESENTANZE MILITARI DEL COMPARTO
COCER GUARDIA DI FINANZA- COCER FORZE ARMATE