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venerdì 23 febbraio 2007

Cultura a Grugliasco

Marco D'Acri
La parola cultura ha un doppio significato. Da una parte vuol dire arte e spettacoli. In questo Grugliasco può cercare di presentare buone idee ai propri cittadini, come in questi anni è stato fatto ad esempio con le rassegne circensi o per alcuni eventi musicali, ma è indubbio che vi sia una certa difficoltà a concorrere col vicino gigante Torino, in grado di offrire a poca distanza un'incredibile varietà di scelta. Però cultura ha un altro significato e in questo Grugliasco può decidere di non aver nulla da invidiare. Cultura è partecipazione dei cittadini alla vita del proprio Comune. Cultura è identità collettiva, cultura è l'insieme delle attività alle quali quante più persone riescono a partecipare.
Proviamo a partire da un esempio banale. Pensiamo al parco culturale delle Serre, unione tra parco, spazio pubblico, e cultura, identità pubblica. Proviamo ad immaginare se alle Serre per ogni anno si decidesse un tema per la Città. E partiamo da uno che a Villa Boriglione era di casa a inizio Novecento, il Cinema. Ecco, il parco Le Serre per un anno potrebbe diventare il Parco del Cinema. Al mattino potrebbe essere a disposizione dei bambini, dei laboratori delle scuole elementari della Città, che senza spostarsi troppo, potrebbero trovare un luogo dove conoscere il cinema, il suo funzionamento, comprendere i cartoni animati e imparare giocando. Nel pomeriggio lo stesso spazio potrebbe essere usato da giovani grugliaschesi che vogliano sperimentare la creazione di un cortometraggio, l'uso delle videocamere, le tecniche di ripresa e montaggio, seguiti da esperti e volontari. Infine gli adulti e un cineforum. Si potrebbe pensare ad un momento di visione di film, scelti dai cittadini, magari con sondaggi online, seguiti da discussioni o racconti di esperienze sul tema, magari coinvolgendo esperti, giovani e non, di Grugliasco. In quello stesso spazio magari un concorso a premio per i "ragazzi dei cortometraggi" che potrebbero mostrare le proprie opere ad amici, parenti e concittadini. Ecco che in questo modo il parco culturale sarebbe spazio vissuto e la cultura identità condivisa.
Un altro breve esempio, lo spazio che va dal teatro alla biblioteca. Pensate se il teatro non fosse solo spazio di fruizione di spettacoli ma luogo di partecipazione. Anche in questo caso scuole e recite, compagnie amatoriali, gruppi di giovani cantanti grugliaschesi e corsi di recitazione renderebbero pubblico davvero uno spazio che rischia di esserlo solo di nome. La biblioteca potrebbe essere luogo dove si passa del tempo, dove ci siano spazi di lettura, serate a tema, introduzione agli spettacoli teatrali che si rappresenteranno al Perempruner. Immaginate i ragazzi delle scuole superiori della Città che preparano un breve filmato di introduzione agli spettacoli che sia proiettato prima della recita. Sarebbe un modo semplice ed appassionante di avvicinarsi al teatro. E' evidente che quello spazio tra teatro e bibiloteca dovrà rivedere i propri orari di apertura per essere "attraente" e possibilità di svago serale.
Grugliasco si propone come Città Universitaria. Per farlo deve ravvivarsi e la cultura può svolgere un ruolo fondamentale. Cultura come senso di cittadinanza. Per promuoverlo servono spazi comuni. Se il parco Le Serre continuerà ad essere aperto solo in occasione di grandi eventi e se i suoi spazi non saranno utilizzati per attività cittadine invece che come luoghi da "affittare" non saremo in grado di farlo.
Italia dei Valori sogna un cambio di marcia. Italia dei Valori sogna una Città più viva che offra ai propri cittadini spazi e idee di partecipazione pubblica. Per questo offriamo il nostro impegno per la nostra Città.

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